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Il campo della comunicazione riguarda i rapporti umani. Ogni essere vivente, ogni ambiente, quindi anche gli oggetti, trasmettono dei segnali che, quando vengono percepiti, trasmettono un messaggio a chi li riceve: il messaggio muta l’informazione del ricevente e può quindi modificare il suo comportamento. Il concetto di comunicazione, dunque,  comprende tutte quelle operazioni con le quali le persone si influenzano reciprocamente. Un mutamento nel comportamento del ricevente a sua volta può o non può influenzare sensibilmente il trasmettitore. Talvolta l’effetto di un messaggio è immediato, altre volte il messaggio e il suo effetto distano fra loro nel tempo e nello spazio al punto che l’osservatore non riesce a collegare i due eventi.

La comunicazione equivale ad un sistema cibernetico in cui ogni azione è la risposta all’azione precedente.

Il successo di una persona in un gruppo è determinata in primo luogo dall’abile uso che essa fa dei propri mezzi di comunicazione; ricevere informazioni e fornire quelle di cui gli altri hanno bisogno, possedere un concetto utilizzabile degli eventi e agire di conseguenza, sono le caratteristiche della persona di successo.

La comunicazione avviene praticamente in tutti i contesti sociali. Il riconoscimento reciproco di essere entrati ciascuno nel campo percettivo dell’altro equivale al costituirsi di un sistema di comunicazione. La reciproca consapevolezza di percezione  è una comunicazione sulla comunicazione, come pure un’affermazione sul rapporto fra due persone.

Le persone che hanno un ruolo di guida, di leadership in senso lato, che in qualche modo occupano un posto di influenza preponderante sugli altri, siano essi genitori, insegnanti, medici, infermieri, sia l’esercizio della loro influenza temporaneo o prolungato nel tempo, ebbene queste persone si trovano in una posizione privilegiata che può migliorare o peggiorare il sistema di comunicazione delle persone con cui interagiscono.  Il modo per migliorarlo è quello di "prevenire lo sviluppo di disturbi della comunicazione che causano direttamente o indirettamente disturbi del comportamento" (J. Ruesh).

Queste persone devono rendersi conto che esistono delle differenze tra il loro sistema di valori, tra le loro priorità, e quello degli altri e tali differenze equivalgono a differenze nella codificazione o valutazione degli eventi percepiti.

Per comprendere le differenze fra i due sistemi di valori, il leader, l’insegnante, deve possedere informazioni su entrambi. In altre parole, deve percepire la differenza tra le due mappe del mondo, raccogliere informazioni sui valori che determinano certi comportamenti (interpretazioni degli eventi basate sul sistema di valori), e re-interpretare la propria posizione ogni volta che incontra una nuova persona o un nuovo gruppo. Deve quindi sviluppare i mezzi necessari a percepire e valutare i vari sistemi di comunicazione delle altre persone.

Non possiamo mai astenerci dal comunicare, e come esseri umani e membri di una società siamo biologicamente costretti a comunicare: i nostri organi sensoriali sono costantemente all’erta e registrano i segnali ricevuti, e poiché i nostri organi effettori non si trovano mai in stato di riposo, allo stesso tempo noi trasmettiamo continuamente messaggi al mondo esterno.

L’organismo umano è predisposto al fine di conservare tracce dei messaggi ricevuti e trasmessi e di valutarli, alla scoperta di caratteristiche comuni in eventi apparentemente diversi.

Alla radice di tutti gli eventi umani c’è la capacità di comunicare, che è il fondamento su cui si basa la cooperazione con gli altri.

 
Comunicazione e relazione

 

 

 

" Per capire se stesso ciascuno di noi ha bisogno di essere capito dall'altro.

Per essere capito dall'altro ha bisogno di capire l'altro" (T. Hora).

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