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Negoziare e cooperare
 

"E’ una bella giornata d’estate. Un ragazzino di otto anni, quasi nove, sta camminando lungo la via e vede avvicinarsi un suo amico. Rapidamente il ragazzino pensa a cosa fare. Ha in tasca una mela, grossa e bella. È una mela così rossa e succosa che gli fa venire l’acquolina in bocca. Eppure non riesce ad immaginarsi di mangiare la mela sotto il naso del suo amico. Infine si arrende a se stesso: “Beh...forse potrei fare a metà con lui”. A questo punto decide.

Quando si trova di fronte all’amico, estrae il suo coltellino tascabile e dice: “Ciao, vuoi un po’ di mela?” L’amico si illumina, rispondendo: “Sì!”

Porgendogli mela e coltello il ragazzino dice all’amico: “Tu tagli, io scelgo”.

 

 

"I rapporti di cooperazione sono come questo. Pare che la maggior parte di noi tenda a desiderare di avere per sé la grossa mela succosa. Ciò fino a che non comprendiamo che, dividendola con qualcun altro, potremmo ottenere anche di più. Il desiderio di avere il meglio verrà soddisfatto in ogni caso, solo verrà soddisfatto in maniera diversa da quello originariamente immaginato.

 

Qual è la natura della situazione in cui il ragazzino viene a trovarsi?  Primo: esiste una cosa che egli possiede e vuole. Secondo: capisce che o nasconde questa cosa oppure, per poterla avere, si deve allontanare. terzo: prende la decisione. Quarto: nel momento in cui si offre di dividere il suo bene con l’amico, questi si “illumina “, ed in tal modo ha già prodotto un benefico effetto sull’amico. Per ultimo: il ragazzino fa uso di un’elegante strategia per assicurarsi che entrambi abbiano la possibilità di scegliere.

 

Fare a metà della mela sposta la soddisfazione che egli prova in un contesto più ampio, nel quale si verifica certamente un effetto di contentezza.  Per questo è meglio lavorare per raggiungere un accordo, per avere soddisfazione nei rapporti senza dover rinunciare alla mela".

(Gene Early)

 

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